Nome
disMissione Urbana
Periodo
Ottobre 2010 - Giugno 2011
Gruppo di lavoro
Arianna Anichini, Annalisa Biondi
Collaboratori
Annalisa Cataldi, Antonella Cremona, Valerio Massaro
Con il sostegno di
In partenariato con
Laboratorio AREP diretto dal Prof. Enrico Falqui - Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio - Scuola di Architettura - Università degli Studi di Firenze
Budget
€ 1500,00
DESCRIZIONE
Ambito territoriale
Nel territorio fiorentino, tracce e memorie del passato potrebbero costituire la fonte di ispirazione di un nuovo e moderno schema di sviluppo sostenibile della città contemporanea, una città che si sviluppa senza crescita quantitativa, una città che si arricchisce senza sprechi di suolo e di risorse, una città che compete a livello internazionale per la qualità della sua immagine urbana passata e presente.
Tema progettuale
Il progetto nasce dall’individuazione, all’interno del territorio metropolitano fiorentino, del patrimonio di aree dismesse e vuoti urbani abbandonati, la cui ubicazione diffusa costituisce un vero e proprio “sistema di non luoghi”. L’obiettivo del progetto disMissione Urbana è quello di accelerare il processo di rigenerazione del tessuto urbano attraverso il coinvolgimento degli abitanti per riattivare una percezione culturale dell’identità e del sistema di relazioni che queste aree possono avere nella pianificazione e progettazione urbana. L’espansione di Firenze nello spazio rurale che una volta circondava la città ha conservato tracce e trame di relazioni apparentemente invisibili, che possono essere riconnesse tra di loro creando una nuova “percezione di città” in luoghi oggi privi di funzioni e ruoli socio-culturali. Le aree dismesse vengono quindi interpretate come una “risorsa” a disposizione per riqualificare il paesaggio urbano, per progettare spazi pubblici e luoghi dell’identità collettiva.
Risultati
Il progetto disMissione Urbana che ha avuto il duplice scopo di censire e localizzare le aree dismesse del territorio comunale e di restituire valore e dignità a questi manufatti architettonici che alla maggior parte dei cittadini appaiono oggi anonimi e degradati ma nei quali risiede inevitabilmente la storia della città. Il progetto ha avuto poi un ulteriore sviluppo denominato Progetto Cartoline. Partendo dalla constatazione che Firenze è la città rinascimentale dei bei palazzi e dei bei giardini, che tutti i turisti conoscono e ammirano, ma è anche la città contemporanea delle architetture dismesse e dimenticate che dal centro e alla periferia si affiancano al paesaggio storico senza avere la possibilità di dialogare con esso e che un turista non si sognerebbe mai di conoscere. In questa prospettiva, sono state realizzate delle cartoline turistiche cercando di mettere in risalto il forte degrado di questi edifici ma anche i loro caratteri identitari: sono state scelte varie tipologie rappresentative come aree industriali, edifici militari, aree ferroviarie, ospedali, cinema, etc. Il criterio di scelta seguito è stato quello di individuare aree dismesse che avessero un'immagine comunicativa forte, non solo dal punto di vista della loro condizione di abbandono, ma anche di un particolare valore architettonico, storico e culturale.
Divulgazione
Partecipazione a eventi o organizzazione di attività, anche in collaborazione con altri enti
- Festival della Creatività, evento annuale per il confronto di idee e progetti attraverso incontri, esposizioni, spettacoli e workshop, Firenze, 21-24 ottobre 2010, IV edizione
- Lostscapes, Terra Futura mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità, Firenze – Fortezza da Basso, 20-22 maggio 2011, VIII edizione
- Tracce Urbane, convegno focalizzato su nuovi metodi di indagine dello spazio urbano, Ferrara – Polo Umanistico degli Adelardi, 27-28 giugno 2011, II edizione
Uno sguardo al futuro…
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